Legge di Bilancio 2023: le misure per le imprese

04.04.2023

Puntuale - o quasi - come ogni anno, è stata approvata anche la Legge di Bilancio. 

Quest'anno le tematiche più urgenti che il neonato Governo ha dovuto affrontare sono legate all'inflazione e alla crisi energetica causata dal confitto russo-ucraino, mentre sono poche le novità per le imprese.

Tuttavia, sono diverse le misure riconfermate dagli anni precedenti; vediamo quindi quali sono le principali di cui le imprese possono beneficiare.

MISURE CONTRO IL CARO ENERGIA

Come dicevamo, un importante pacchetto di misure è stato varato dal Governo per contrastare il caro energia. Per le imprese è previsto un aumento del credito di imposta, pari al 35% per le piccole imprese, bar, ristoranti ed esercizi commerciali, e al 45% per le imprese energivore, gasivore.

Inoltre per il 2023 viene confermata l'eliminazione degli oneri impropri della bollette e viene concesso un credito di imposta del 20% della spesa sostenuta per l'acquisto di gasolio e benzina nel primo trimestre del 2023 da parte di imprese agricole, agromeccaniche e della pesca.

MISURE PER L'ACQUISTO DI BENI STRUMENTALI: RIFINANZIATA LA NUOVA SABATINI

La Nuova Sabatini, la misura per l'acquisto o leasing di macchinari, attrezzature, impianti e beni strumentali ad uso produttivo, oltre che di hardware, software e tecnologie, è stata rifinanziata con 30 milioni di euro per il 2023.
L'agevolazione consiste in un contributo in conto impianti e in un finanziamento agevolato, fino a un massimo di €4 milioni, erogato in più quote annuali.

Inoltre, è stato esteso a 18 mesi il termine per l'ultimazione degli investimenti per le imprese che hanno già stipulato o stipuleranno un contratto di finanziamento tra il 1°gennaio 2022 e il 30 giugno 2023.

Rientrano nella misura anche gli investimenti 4.0, che possono beneficiare di un contributo maggiorato del 30% e in cui rientrano gli investimenti in big data, cloud computing, cyber-security e realtà aumentata, e gli investimenti green per l'acquisto di beni strumentali a basso impatto ambientale finalizzati a migliorare l'ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Possono usufruire della misura tutte le micro imprese e PMI iscritte nel Registro delle Imprese che non si trovino in difficoltà, ad eccezione di quelle con codice ATECO K.

La Nuova Sabatini è cumulabile con altri aiuti di Stato come, ad esempio, il Fondo Centrale di Garanzia ed il credito d'imposta beni strumentali.

RIFINANZIATO IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA

A proposito del Fondo Centrale di Garanzia; anche quest'ultimo è stato rifinanziato con un fondo di 720 milioni per il 2023. È stata inoltre prorogata fino al 31 dicembre 2023 la disciplina transitoria, il che significa che fino a tale data le imprese potranno ottenere una copertura fino all'80% a valere su finanziamenti del valore massimo di 5 milioni.

L'accesso al Fondo è subordinato all'ottenimento del rating emesso dal Mediocredito Centrale che determina la fascia di rischio in cui l'impresa rientra. Fino al 31 dicembre 2023 potranno beneficiare della garanzia statale anche le imprese in fascia 5, le più rischiose, normalmente escluse dall'accesso alla garanzia statale.

Per mitigare gli effetti della crisi ucraina, è inoltre prevista una copertura fino al 90% sui finanziamenti finalizzati all'efficientamento energetico, intervento gratuito per le imprese che operano in uno o più dei settori particolarmente colpiti dalla crisi.

CONTRATTI DI SVILUPPO PER INDUSTRIA E TURISMO

Sono €4 i miliardi che la Legge di Bilancio ha destinati al finanziamento dei Contratti di Sviluppo per le imprese del settore industriale e del turismo.

I Contratti di Sviluppo sono il nuovo strumento attraverso cui Invitalia, l' l'Agenzia nazionale per lo sviluppo finanziata dal MISE, sostiene gli investimenti di grandi dimensioni nel settore industriale, agro-industriale, turistico e di tutela ambientale.


Possono accedere ai Contratti di Sviluppo le imprese di qualunque dimensione, da sole o in comunione con altre imprese. L'investimento minimo richiesto è di € 20 milioni, che scende a €7,5 milioni per i progetti turistici localizzati nelle aree interne del Paese o che prevedano il recupero di strutture dismesse.

L'agevolazione può consistere in un finanziamento agevolato, un contributo alla spesa, o in un contributo in conto impianti o in conto interessi, anche in combinazione tra di loro.

MISURE PER IL SUD

Anche per quest'anno sono prorogate le misure per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali. Stiamo parlando del credito di imposta per le imprese del Sud che investono in Ricerca e sviluppo, degli incentivi per l'acquisto di nuovi beni strumentali, e delle agevolazioni per i progetti di investimento nelle zone ZES (Zone economiche Speciali) e ZLS (Zone Logistiche Semplificate).

BONUS IPO PER LA QUOTAZIONE DELLE PMI

Infine è stato prorogato anche per tutto il 2023 il credito d'imposta pari 50% a valere sui costi di consulenza sostenuti per la quotazione in Borsa delle PMI. L'importo massimo ottenibile è stato alzato da € 200.000 a €500.000 milioni di euro.